mercoledì 18 giugno 2008

Intervista a Stefano Gallarini


Esordisce oggi su My Games Corner una nuova rubrica: Interviste.
Ed è con immenso onore che mi accingo a pubblicare un'interessantissima intervista fatta a Stefano Gallarini, di cui avevo parlato qualche post fa...
Per chi non lo conososcesse (anche se dubito che qualcuno sopra i 20 anni non lo conosca), il Galla è stato direttore di importantissime riviste di videogiochi in Italia, quali The Games Machine, Zzap! e Console Mania.
Come dicevo nel post "Nostalgia", all'inizio degli anni '90, Stefano Gallarini ha condotto USA Today su Odeon TV prima e Italia 7 per ben 3 anni.
Nel 1992 il Galla approda su Italia 1, come conduttore del fantastico programma in diretta Unomania e in seguito di altre trasmissioni cult come Unomania Estate, Mitico!, Smile, Village, Planet, Fuego!
La sua carriera di conduttore radiofonico lo ha portato a condurre su Rtl 102.5, Radio Capital e RIN Radio Italia Network.
Per il canale 412 di Sky (la rete Mediaset satellitare MT Channel), Stefano Gallarini ha condotto le trasmissioni Gamet, sui videogiochi e E-Side, un programma sulla parte nascolsta della tecnologia.
Ha inoltre condotto su Play Radio tre programmi: Duo di Fatto, un quotidiano condotto insieme a "La Giada" e i settimanali Play Digital, condotto insieme a Chicco Giuliani e Buongiorno Play.
Dal settembre del 2007 il Galla conduce il lungo contenitore domenicale di Radio 24: Il Riposo del Guerriero.

Devo dire che Stefano si è dimostrato da subito disponibilissimo e ha accettato molto volentieri di rispondere alle mie domande.
Si tratta davvero di una persona gentilissima e che non se la tira, pur essendo davvero una figura chiave nel mondo dei videogiochi e dei media in Italia.

Ed ecco a voi la prima intervista di My Games Corner!!!

* * *

H) La tua carriera ti ha sicuramente dato la possibilità di provare un po' tutti i sistemi di gioco giunti in Italia, ma facendo una rapida panoramica delle console da te possedute o provate, qual è quella che ti è rimasta nel cuore?

S) E’ vero, per lavoro e per curiosità ho provato tutto ma nel cuore mi sono rimasti: l’MSX, il Colecovision, l’Amiga e il Dreamcast.

L’MSX perché era il primo “personal computer” che aveva adottato un linguaggio BASIC standard e multipiattaforma.

Il Colecovision perché era la console da casa più completa e più fedele ai giochi arcade originali.

L’Amiga perché fu il primo vero PC per l’intrattenimento.

Il Dreamcast perché era una console avanti di dieci anni: l’unica ad avere il modem integrato perché già si intravedevano le possibilità delle comunità on-line.


H) Leggendo i tuoi interventi sui tuoi blog, si evince che tu segua con interesse la Next-Gen. Come vedi il nuovo modo di videogiocare? Non credi che, dietro la grafica da urlo non si stia un po' perdendo la magia dell'epoca 8, 16 e 32 bit?

S) Quello che manca, ovviamente, è il “concept”. Semplicemente perché di spazio alle idee in questo senso ce n’è sempre meno. Molto è già stato creato e quindi è più facile pensare a diversificazioni sonore e grafiche piuttosto che a veri e proprio nuovi “concetti”.

Assassin’s Creed, per esempio, che ha tentato di fare dell’innovazione, se ci si pensa bene prende spunto da “Prince Of Persia”.

Insomma, creare nuovi concept è oggi come oggi difficilissimo. Ma sicuramente c’è ancora qualcosa da inventare. Vedremo!


H) Molte persone continuano a comprare e a collezionare console storiche come il Super Nintendo o il SEGA Dreamcast. Cosa ne pensi del retrogaming? Sei anche tu un nostalgico o preferisci tenerti solo i bei ricordi?

S) Ho amici che hanno 18anni e che mi invidiano perché ho vissuto la nascita dei videogiochi. Un’esperienza che loro non possono condividere ma solo cercare di “capire” avvicinandosi al retrogaming, ma è vero che se vuoi conoscere bene il presente devi sapere cosa accadde nel passato.

Questo vale in ogni forma artistica.


H) Qual è il tuo rapporto con il famigerato Game Over? Sei uno che la prende con filosofia o ti incazzi come un'ape? Hai qualche aneddoto da raccontare ai lettori di My Games Corner?

S) Non mi arrabbio mai quando perdo, ma impreco come un forsennato perché mi diverte e lo trovo uno sfogo.

Quando gioco non mi sento mai in competizione e quindi mi diverto ogni volta, ma la cosa che preferisco è battere gli amici che, invece, se la prendono come matti, perché mi diverte vederli furiosi.


H) Hai diretto importantissime riviste dedicate ai videogiochi in un momento in cui in Italia la cultura del videogames non era nemmeno allo stato embrionale. E' stato molto difficile portare avanti un discorso di arte videoludica?

S) Non così tanto perché avevo un Editore che ci credeva. Posso raccontare però su cosa lottai molto.

Ero un accanito sostenitore del supporto “cd”. Quando ancora i dvd non esistevano ero convinto che tutta la multimedialità sarebbe passata sopra quel tipo di supporto e così creai Cd Magazine.

Era una rivista che conteneva informazioni su tutto quello che poteva stare in un cd: musica, film (allora in versione video-cd), videogiochi, fotografia.

Dopo un anno la rivista venne chiusa perché non fu capita dai lettori. Un mese dopo la chiusura arrivarono sul mercato i dvd.

Avevo anticipato troppo i tempi.


H) Nel tuo blog ti descrivi come una persona interessata all'arte in generale, compresa quella cinematografica. Come vedi questo rapporto sempre più stretto tra stile cinematografico e stile videoludico (basta pensare a come è cambiata la regia nei videogiochi da Max Payne in poi e come molti elementi da videogame si ritrovano in pellicole come Matrix e 300)...

S) Oggi produrre un buon videogioco costa come produrre un buon film. Il connubio fra cinema e videogiochi sarà sempre più stretto.

Ma hai notato lo sport? Sta accadendo la stessa cosa: le partite sono sempre più spettacolarizzate e gli sportivi cercano atteggiamenti “unici” perché poi nei videogiochi possano essere ripresi.


H) Cosa vuol fare Stefano Gallarini da grande? :) lo so lo so è una domanda degna di Marzullo...

S) Continuare a fare quello che faccio: giocare è una cosa che sanno fare solo i grandi.


H) Ci puoi parlare dei tuoi progetti futuri in campo videoludico?

S) Presto torneranno i videogiochi in tv…


H) Ok siamo giunti al termine di questa mini intervista... citando un grande maestro ti chiedo di farti una domanda e darti una risposta.... no dai sto scherzando! Vuoi mandare un messaggio ai lettori di My Games Corner? (Hai carta bianca!!!) XD

S) Giocare è un esercizio che richiede un grande cuore: usatelo più della testa per appassionarvi alle cose.


H) Grazie mille per l'intervista e il tempo dedicatomi. A presto e in bocca al lupo per tutto ciò che farai!

S) Grazie a te! E speriamo che il lupo ci protegga… del resto è grazie alla bocca della lupa che Romolo e Remo furono salvati.



E con questo si conclude il primo post dedicato alle interviste!

Devo ringraziare ancora ed enormemente Stefano per la sua grande pazienza e disponibilità!
Vi consiglio di visitare i suoi blog: http://stefanogalla.blogs.com/ e http://videogiochi.blogosfere.it/ e vi invito a dare una bella lettura ai suoi post, veramente interessanti ed intelligenti, scritti davvero col cuore, che ci mostrano quanto il Galla sia una persona sensibile, simpatica, umana e davvero umile: un grande insomma!

4 commenti:

Mario Morandi ha detto...

Incredibile!
Complimenti per il tuo lavoro Marco, questa intervista è ottima! Grande Stefano, che avevo contattato qualche mese fa per un parere su Radiogame ma poi non ho ricevuto risposta. Peccato, mi sarebbe piaciuto avere l'opinione di un pioniere come lui. Continua così!! ;)

Alessandro "Il Notturno" Perlini ha detto...

"H) Ci puoi parlare dei tuoi progetti futuri in campo videoludico?

S) Presto torneranno i videogiochi in tv… "

OH YEAH...
Intervista fantastica, e penso che inizierò a seguire di più questo personaggio...

Valerio Mastrangeli ha detto...

Ma che fantasticheria!!!! Complimenti Marco, questa è proprio una mega chicca!!! Cavoli quanto è vero ciò che dite riguardo il Retrograming!!!!
Stupenda intervista! ^___^ Ricordo ancora quando ci litigavamo le riviste in classe con i miei compagni!!! :-)))))

Giuseppe Scaletta ha detto...

Forza ragazzi, siamo nuovamente pronti per i games in tv!
Un tributo grande a Stefano, vera icona della nostra generazione (I'm 32 years old), un saluto a Mario, visto che passa di qua.
Ma soprattutto felice di aver incontrato questo blog, dopo quello di Mario.
Aggiungo ai miei feed e saluto ;-)