lunedì 27 aprile 2009

Sognamo un pò...


Braid è senz'altro uno dei migliori giochi acquistabili dall'XBLA, uscito di recente anche per PC e MAC. Un gioco onirico, affascinante, poetico e malinconico, connotato da una colonna sonora d'eccezione, che con piacere mi accingo a condividere con voi!

Vi consiglio caldamente di farvi un giro sul sito ufficiale e, magari, di acquistare il gioco, perchè merita davvero.













Music from Braid by Sieber, Kammen, Fulton and Schatz

sabato 25 aprile 2009

Reminiscenze Pt. II (Where have you been?)

E' una giornata di timido inizio primavera.
Il cielo ormai si tinge di rosa e di oro, mentre qualche spruzzo di nubi contribuisce con un bianco candido ad arricchire l'affresco del cielo.
Fra poco il sole andrà altrove, lasciando una penombra cullata da un venticello fresco e gradevole.

Gli uccelli conversano amabilmente da un albero ad un altro, mentre io mi godo il suono dei loro dibattiti nella mia nuova stanza.
La finestra da su un cortiletto che fa anche da parcheggio, confinante con un piccolo giardino degli abitanti del palazzo di fronte. So per certo che una famigliola di gatti randagi, tra alti e bassi, conduce una esistenza fatta di sonnellini e caccia notturna, anche se qualche volta, di notte, posso sentire i loro alterchi coniugali.

Oltre il cortile, in linea d'aria, c'è la Parrocchia che ho frequentato da bambino, circondato da due Bar che, ai tempi, era la mia meta subito dopo il Catechismo e la Messa domenicale.
Lì dentro, per la prima volta, ho giocato a Final Fight, The Punisher & Nick Fury, Cadillac & Dinosaurs, Samurai Showdown e una sfilza quasi infinita di altri giochi.

Me ne sto qua, davanti al PC, oziosamente seduto a girovagare tra il Forum di Retrogamer e i video dell'Angry Video Game Nerd, in un 25 Aprile un pò strano, dato che sono a casa, da solo e un pò di cattivo umore.
La mia ragazza sta fuori fino a domani per un campo scout di cui è una dei responsabili e a me non andava di uscire con gli amici per la classica arrostita di carne.

Così me ne sono rimasto a casa a recuperare un pò di sonno e a giocare un pò a Gears of War 2 sulla 360.
Oggi pomeriggio, dopo qualche puntata del Nerd, ho fatto un break riguardandomi la versione originale di Lupin III e il Castello di Cagliostro, grande lungometraggio animato del 1979 di Hayao Miyazaki, poi sono tornato qua al pc.

Dalla finestra aperta con la serranda abbassata filtrano i suoni della strada, il fruscio dell'aria e il cinguettio degli uccelli. Un odore di terriccio e fiori mi ricorda che, ormai, l'inverno ce lo siamo lasciati alle spalle e, subito, qualcos'altro affiora dai miei ricordi.

I ricordi, tema centrale di questo blog, su cui scrivo sempre meno spesso, forse solo per non ripetermi, ricordi che riaffiorano sempre più frequentemente, segno evidente che il tempo passa e anche in fretta.

Dalle sabbie del tempo riemergono ricordi che parevano perduti, come le passeggiate della Domenica mattina, alla ricerca, di edicola in edicola, delle cassette Edigamma, contenenti una marea di giochi (piratati) per C-64 o il passaggio obbligatorio, ogni volta che fosse possibile, in quel negozietto vicino al Municipio, dove era sempre acceso un Amiga 500 e sul quale ho provato Shadow of The Beast III con mio immenso stupore, o ancora le partite al NES esposto al centro GIG un pò più giù.

Per non parlare delle partite a Donkey Kong Country sullo Snes a casa del mio amico fraterno Riccardo o dello sfogliare avido di The Games Machine, desideroso di provare tutti i giochi di cui leggevo con invidia.

Tutto questo sembra appartenere ad un passato remoto, tanto che qualche giorno fa, mentre sistemavo la collezione di riviste di Videogames dalle scatole (ebbene si, il trasloco più lungo del mondo...) al loro legittimo scaffale della libreria, ho provato qualcosa di strano.
Guardare tutte quelle riviste, la copertina del numero due di Playstation Magazine, che mio padre mi portò dallo SMAU di quell'anno, con Crash Bandicoot in copertina e Tomb Raider in quella posteriore (e dire che non avevo nemmeno la Psx ai tempi), guardarle mi ha lasciato dentro uno strano senso di straniamento, come se stessi osservando qualcosa appartenente ad un'epoca remota o, comunque, ad un'altra persona.

* * *

A quei tempi il videogioco stava al centro della mia vita. Non perdevo occasione per entrare nei negozi di informatica a guardare le novità. Tutta la mia paghetta se ne andava per essi, soprattutto i giochi Budget della CTO o ancora quelli dei cestoni, dato che spendere centomila lire per un videogame mi è sempre parso assurdo come oggi spendere 70€.

Mi sono perso tante cose, ma ero un ragazzino timido, insicuro ed introverso. Mi rifugiavo troppo e troppo spesso nei mondi elettronici, dimenticando, forse, di vivere la vita.
Ero di certo il prototipo di nerd grassoccio e asociale, deriso dai compagni ed incapace di fare nuove amicizie al di fuori della cerchia ristretta degli amici di infanzia.

Tutto questo me lo sono portato fino al liceo, dove però, scemato un poco l'entusiasmo per i videogames (che però non ho mai abbandonato), mi sono rintanato nella musica metal, escludendo aprioristicamente tutto ciò che ne fosse estraneo, ponendo un muro tra il noi (il mio gruppetto di amici metallari) e il loro (i miei compagni discotecari e "fighetti", come li definivamo, standardizzati... anche se alla fine eravamo standardizzati anche noi).

Con l'università mi sono sbloccato, sono uscito da un guscio mi proteggeva, almeno così credevo io, per troppo tempo.
Ho cominciato ad avere una vita sociale un pò più movimentata, senza mai abbandonare l'amore per la musica e i videogames.

Di certo ho cominciato a vivere queste passioni meno "drammaticamente", evitando di totalizzare le esperienze e, tra una storia d'amore finita male e una serie infinita di dubbi sul mio futuro, tra una storia d'amore che invece dura da quasi cinque anni ed è la cosa migliore che mi sia mai capitata e tutti i problemi quotidiani dell'essere "adulti", eccomi qua a scrivere sul blog.

I videogiochi mi hanno accompagnato in momenti belli e momenti brutti (forse più i secondi), li ho vissuti male, senz'altro, in passato, dedicando loro troppo tempo, ma qui è mia responsabilità, dato il carattere tendenzialmente chiuso che ho.

Oggi, a 27 anni, con una serie infinita di cose da fare per domani, con la voglia di realizzarmi sul lavoro e di potermi creare una famiglia, affrontando una situazione difficilissima, un pò come tutta la mia generazione, il videogioco non è più una fuga da tutto ciò che è spiacevole, ma una passione matura e ragionata, fatta di arte e poesia e tecnica, una passione che condivido con persone assolutamente fantastiche, molte delle quali ho conosciuto proprio grazie a My Games Corner. Di queste alcune le considero ormai facenti parte della mia cerchia di amici.

Un grazie a tutti voi che leggete questi deliri mentali, un grazie per avermi incoraggiato a continuare e un grazie per sopportare tutte queste seghe mentali...

domenica 12 aprile 2009

venerdì 10 aprile 2009

Sono entrato in un mondo libero...


Citando l'amico Devil's Tear che sul forum di Retrogramer.it mi da il "benvenuto in un mondo libero", annuncio con piacere ed entusiasmo che alla fine, dopo averci pensato su a lungo, ho deciso di passare ad Ubuntu, il famoso sistema operativo Open Source basato su piattaforma Linux.

Questo è il primo post che scrivo dall'ambiente Ubuntu e, devo dire che i due giorni appena passati tra smanettamenti fino alle 6.30 del mattino per configurare la rete wireless hanno dato i loro frutti.

Devo ringraziare di cuore il caro Luca in arte Abulafia, senza il quale non sarei mai riuscito a compiere i primissimi passi.

Certo, come dicevo a lui ieri sera, il primo impatto è stato come rompersi due denti contro il cemento, la prima volta che si va sulla bici, dato che ho combinato una marea di cavolate (sono riuscito pure a far bloccare il sistema a causa di alcuni errori di battitura sul terminale), ma dopo aver installato diverse distro, alla fine eccomi qua.

Devo dire che sono rimasto molto impressionato dalla leggerezza dei programmi e dalla conseguente velocità di caricamento, anche Firefox si avvia in un lampo! Incredibile, dato che sono abiutato ai tempi di Windows XP.

Comunque al momento ho deciso di tenere entrambi i sistemi in parallelo, giusto il tempo di abituarmi a questo nuovo mondo, poi chi vivrà vedrà...

Splinder e censura...

Il mio conterroneo Emix, autore del fenomenale blog Drink! è stato vittima di un episodio di censura ad opera di Splinder, dopo aver segnalato un elaborato tentativo di truffa ai danni degli ignari e inconsapevoli lettori del blog.

Una mandrakata che non ha fatto piacere nè al Mandrake (leggasi mandràche) di turno nè ai gestori di Splinder che, in nome della giustizia mandrachica, hanno ben deciso di eliminare il post.

Ma dato che Emix è uno caparbio, eccoti che ritorna il topic in tutto il suo splendore.

Lo linko direttamente.

Buona lettura!

http://drink.splinder.com/post/20248196/Splinder+mi+ha+censurato.

lunedì 6 aprile 2009

Reminiscenze (So familiar and overwhelmingly warm...)

Il 27 Febbraio ho subito un piccolo intervento chirurgico.
Mi perdonerete se non scendo nei dettagli, ma preferisco così...

Ancora oggi ne risento un pochettino, anche se ormai sono quasi del tutto guarito, però le prime due settimane di convalescenza sono state davvero pesanti.

A parte la sosta forzata dal lavoro, il brutto è stato dover stare a letto vista la quasi totale impossibilità a camminare per il dolore e per non far riaprire i punti di sutura.

Dopo la prima settimana passata nel più totale sconforto (tra notti insonni a causa del fastidio e della posizione a pancia in sù a cui non sono abituato, dato che dormo sempre di fianco), la successiva è stata un pò meglio e, approfittando dello stare forzatamente confinato nella mia stanza, ho potuto dedicare più tempo ai videogiochi (sempre finchè riuscivo a stare seduto).

Così, per la prima volta dopo tanto tempo, mi sono ritrovato a fare 3 ore filate davanti a un gioco, nella fattispecie Fire Emblem Radiant Dawn su Nintendo Wii (andando a rivedere il riepilogo della giornata, restavo sempre stupito delle 3-4 ore passate davanti al gioco, cosa che non avveniva da anni).

Tutto questo mi ha riportato alla mente quando ero piccolo e andavo alle elementari e quando restavo a casa per l'influenza, ammazzando il tempo davanti al mio amato C-64 (quando la febbre lo consentiva...).

Devo ammettere che è stata una sensazione piacevole ricordare quei dolci momenti passati sotto le coperte a giocare a Barbarian o, al limite, a seguire tutti i telefilm della mattina di Italia 1, su tutti le repliche di A-Team e Supercar, o le puntate di Holly & Benji, Bim Bum Bam, il succo di frutta e gli immancabili mottini...

Un mese e mezzo fa, più di 17 anni dopo, ritrovarmi sotto il piumone a leggere manga o sul divano davanti a Gears of War, coccolato un pò da mia madre e un pò dalla mia ragazza, mi ha fatto un pò ritrovare quei momenti spensierati e, forse, mi ha aiutato a sopportare tutti i disagi di un'operazione chirurgica sicuramente non grave, ma non per questo meno fastidiosa in fase di convalescenza...

Comunque ora è tornato quasi tutto alla normalità, lavoro regolarmente e ho ripreso a godermi la mia passione, 30 minuti (di gloria) al massimo alla volta...