sabato 25 aprile 2009

Reminiscenze Pt. II (Where have you been?)

E' una giornata di timido inizio primavera.
Il cielo ormai si tinge di rosa e di oro, mentre qualche spruzzo di nubi contribuisce con un bianco candido ad arricchire l'affresco del cielo.
Fra poco il sole andrà altrove, lasciando una penombra cullata da un venticello fresco e gradevole.

Gli uccelli conversano amabilmente da un albero ad un altro, mentre io mi godo il suono dei loro dibattiti nella mia nuova stanza.
La finestra da su un cortiletto che fa anche da parcheggio, confinante con un piccolo giardino degli abitanti del palazzo di fronte. So per certo che una famigliola di gatti randagi, tra alti e bassi, conduce una esistenza fatta di sonnellini e caccia notturna, anche se qualche volta, di notte, posso sentire i loro alterchi coniugali.

Oltre il cortile, in linea d'aria, c'è la Parrocchia che ho frequentato da bambino, circondato da due Bar che, ai tempi, era la mia meta subito dopo il Catechismo e la Messa domenicale.
Lì dentro, per la prima volta, ho giocato a Final Fight, The Punisher & Nick Fury, Cadillac & Dinosaurs, Samurai Showdown e una sfilza quasi infinita di altri giochi.

Me ne sto qua, davanti al PC, oziosamente seduto a girovagare tra il Forum di Retrogamer e i video dell'Angry Video Game Nerd, in un 25 Aprile un pò strano, dato che sono a casa, da solo e un pò di cattivo umore.
La mia ragazza sta fuori fino a domani per un campo scout di cui è una dei responsabili e a me non andava di uscire con gli amici per la classica arrostita di carne.

Così me ne sono rimasto a casa a recuperare un pò di sonno e a giocare un pò a Gears of War 2 sulla 360.
Oggi pomeriggio, dopo qualche puntata del Nerd, ho fatto un break riguardandomi la versione originale di Lupin III e il Castello di Cagliostro, grande lungometraggio animato del 1979 di Hayao Miyazaki, poi sono tornato qua al pc.

Dalla finestra aperta con la serranda abbassata filtrano i suoni della strada, il fruscio dell'aria e il cinguettio degli uccelli. Un odore di terriccio e fiori mi ricorda che, ormai, l'inverno ce lo siamo lasciati alle spalle e, subito, qualcos'altro affiora dai miei ricordi.

I ricordi, tema centrale di questo blog, su cui scrivo sempre meno spesso, forse solo per non ripetermi, ricordi che riaffiorano sempre più frequentemente, segno evidente che il tempo passa e anche in fretta.

Dalle sabbie del tempo riemergono ricordi che parevano perduti, come le passeggiate della Domenica mattina, alla ricerca, di edicola in edicola, delle cassette Edigamma, contenenti una marea di giochi (piratati) per C-64 o il passaggio obbligatorio, ogni volta che fosse possibile, in quel negozietto vicino al Municipio, dove era sempre acceso un Amiga 500 e sul quale ho provato Shadow of The Beast III con mio immenso stupore, o ancora le partite al NES esposto al centro GIG un pò più giù.

Per non parlare delle partite a Donkey Kong Country sullo Snes a casa del mio amico fraterno Riccardo o dello sfogliare avido di The Games Machine, desideroso di provare tutti i giochi di cui leggevo con invidia.

Tutto questo sembra appartenere ad un passato remoto, tanto che qualche giorno fa, mentre sistemavo la collezione di riviste di Videogames dalle scatole (ebbene si, il trasloco più lungo del mondo...) al loro legittimo scaffale della libreria, ho provato qualcosa di strano.
Guardare tutte quelle riviste, la copertina del numero due di Playstation Magazine, che mio padre mi portò dallo SMAU di quell'anno, con Crash Bandicoot in copertina e Tomb Raider in quella posteriore (e dire che non avevo nemmeno la Psx ai tempi), guardarle mi ha lasciato dentro uno strano senso di straniamento, come se stessi osservando qualcosa appartenente ad un'epoca remota o, comunque, ad un'altra persona.

* * *

A quei tempi il videogioco stava al centro della mia vita. Non perdevo occasione per entrare nei negozi di informatica a guardare le novità. Tutta la mia paghetta se ne andava per essi, soprattutto i giochi Budget della CTO o ancora quelli dei cestoni, dato che spendere centomila lire per un videogame mi è sempre parso assurdo come oggi spendere 70€.

Mi sono perso tante cose, ma ero un ragazzino timido, insicuro ed introverso. Mi rifugiavo troppo e troppo spesso nei mondi elettronici, dimenticando, forse, di vivere la vita.
Ero di certo il prototipo di nerd grassoccio e asociale, deriso dai compagni ed incapace di fare nuove amicizie al di fuori della cerchia ristretta degli amici di infanzia.

Tutto questo me lo sono portato fino al liceo, dove però, scemato un poco l'entusiasmo per i videogames (che però non ho mai abbandonato), mi sono rintanato nella musica metal, escludendo aprioristicamente tutto ciò che ne fosse estraneo, ponendo un muro tra il noi (il mio gruppetto di amici metallari) e il loro (i miei compagni discotecari e "fighetti", come li definivamo, standardizzati... anche se alla fine eravamo standardizzati anche noi).

Con l'università mi sono sbloccato, sono uscito da un guscio mi proteggeva, almeno così credevo io, per troppo tempo.
Ho cominciato ad avere una vita sociale un pò più movimentata, senza mai abbandonare l'amore per la musica e i videogames.

Di certo ho cominciato a vivere queste passioni meno "drammaticamente", evitando di totalizzare le esperienze e, tra una storia d'amore finita male e una serie infinita di dubbi sul mio futuro, tra una storia d'amore che invece dura da quasi cinque anni ed è la cosa migliore che mi sia mai capitata e tutti i problemi quotidiani dell'essere "adulti", eccomi qua a scrivere sul blog.

I videogiochi mi hanno accompagnato in momenti belli e momenti brutti (forse più i secondi), li ho vissuti male, senz'altro, in passato, dedicando loro troppo tempo, ma qui è mia responsabilità, dato il carattere tendenzialmente chiuso che ho.

Oggi, a 27 anni, con una serie infinita di cose da fare per domani, con la voglia di realizzarmi sul lavoro e di potermi creare una famiglia, affrontando una situazione difficilissima, un pò come tutta la mia generazione, il videogioco non è più una fuga da tutto ciò che è spiacevole, ma una passione matura e ragionata, fatta di arte e poesia e tecnica, una passione che condivido con persone assolutamente fantastiche, molte delle quali ho conosciuto proprio grazie a My Games Corner. Di queste alcune le considero ormai facenti parte della mia cerchia di amici.

Un grazie a tutti voi che leggete questi deliri mentali, un grazie per avermi incoraggiato a continuare e un grazie per sopportare tutte queste seghe mentali...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel post, mi piace il sapore nostalgico e emotivo di questo post (e del tuo blog), continua così : )

Ran - らん ha detto...

Bravo Ciccio... mi hai fatto ricordare tante cose...
E' un pò la storia di tutti.....