mercoledì 15 novembre 2017

Notturno #1 - Desolate Ways




No, amici.
Il blog non è defunto.
Non oggi, non stanotte.

La mia presenza è sempre più rara su queste pagine, ma anche su altri lidi come Facebook, come quei pochi che mi seguono ogni tanto devono aver notato.

Il fatto è che qualcosa è cambiato. O meglio, qualcosa è tornato, prepotente, a bussare alla mia porta. Una vecchia passione che pensavo ormai spenta, andata, sepolta, si è riaffiacciata con prepotenza, restituendomi delle emozioni che ritenevo perdute.

Sto parlando della musica, una cosa che ha permeato la mia vita per anni, per poi finire relegata in una specie di dimenticatio forzato: le pressioni, gli obiettivi, le frustrazioni quotidiane, l'eco della voce di mio padre che disapprovava questa "inutile perdita di tempo", la mia insicurezza, la mia mediocrità sullo strumento, tutto questo e altre cose ancora mi hanno portato a chiudere la porta, ad andare avanti, a dimenticare che per anni quelle sei corde, per quanto suonate male e senza impegno, sono state molto importanti per me.

E poi, all'improvviso, una scintilla, una voglia di tornare a esprimermi sulla chitarra, qualcosa di incredibile, un nuovo obiettivo, la voglia di imbarcarmi, stavolta seriamente, in un progetto musicale, mi ha messo nelle condizioni mentali di fare una cosa per me inaudita: dedicare ogni minuto libero, quel poco, preziosissimo tempo divorato dal lavoro, dalle responsabilità, dagli impegni, alla musica, allo studio, all'esercizio.

Proprio adesso sono reduce da una intensa sessione di esercizio e composizione per il mio progetto musicale, di cui vi parlerò, forse, più avanti. Sono stanco, dolorante per via del torcicollo, ma desideroso di buttare giù queste righe, non so perché.

In cuffia ho Gateways to Annihilation, dei Morbid Angel (chi mi segue da un po' sa bene i miei gusti in fatto musicale!), mentre guardo l'ora, preoccupato, sapendo che devo assolutamente andare a dormire, dato che domani mi aspetta una giornata intensa...ma sono qui a scrivere questo post.

Di certo ho bisogno di farlo, perché credo che devo ordinare le idee.

Il tempo è poco, dicevo, divorato, fagocitato dalla vita da uomo adulto e, ultimamente, mi è capitato qualcosa di strano: una sensazione di colpa, di "spreco" dopo aver trascorso una o due ore su Theme Hospital o su Yakuza (che ho cominciato qualche tempo fa, anche se non ci torno su da parecchio). Una vocina, qualcosa dentro di me mi rimprovera perché, forse, avrei potuto dedicare quel tempo a qualcosa di produttivo. Avrei potuto studiare, esercitarmi, scrivere, boh.

È una cosa che non mi piace. Forse lavoro troppo. Forse mi preoccupo troppo. Eppure quando la sera riesco a stare sulla chitarra per 2 o 3 ore di fila, vado a dormire soddisfatto, consapevole che ho creato, ho composto, ho scritto materiale per la mia band.

E quando gioco? Ultimamente, anche se ogni tanto ho il desiderio di mettere su qualcosa, poi resta questa sensazione di "tempo perso".

Una cosa che non mi piace, dicevo. Una cosa a cui non sarei MAI voluto arrivare.

Forse è solo stanchezza. Forse, lo spero.

Il videogioco e la musica sono due passioni "gemelle" che sono cresciute a braccetto nel corso della mia vita.

Forse ora mi trovo davanti a un bivio?

Il tempo a mia disposizione è quello che è. Come ripartirlo?

Forse è solo una fase.

Forse mi sto riappropriando di un qualcosa che avevo perso e forse devo recuperare.

Non so che direzione prenderò, non so se tornerò ad appassionarmi per i videogame o se continuerò ad allonanarmi da essi sempre di più.

Magari, quando mia figlia crescerà, sarà un'occasione per fare qualcosa insieme.

Magari.

È una sensazione strana. Non sono triste. Non so, forse è una naturale evoluzione, forse questo magico mondo ha cessato di regalarmi la sua magia o forse ho solo bisogno d'altro al momento.

Vedremo.

Nel frattempo, vi lascio con un arrivederci.

Forse questo blog cambierà strada, forse resterà per ricordarmi di cose che non vorrei perdere e a cui magari tornerò.

Vedremo.

Nel frattempo...

See You Space Cowboy



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