mercoledì 26 gennaio 2011

Intervista a Luca "Postino Pazzoide" Abiusi



Dopo quasi tre anni, ritorna la rubrica Interviste.

Ed è un ritorno col botto, permettetemi di dirlo!
Infatti sono riuscito a sottoporre alle mie (spero non idiote) domande al maestro Luca Abiusi in persona, webmaster di Retrogamer.it, altrimenti noto come Postino Pazzoide o Tetsuo, come usa firmarsi in sede di recensione, personaggio carismatico, misterioso, leggendario, se vogliamo, che ha attratto attorno a sè una nutrita community di appassionati che amano andare in profondità nel vivere il videogame.



Credo che non sia necessario presentare Retrogamer.it, data la sua importanza nel panorama videoludico italiano: un portale contenente migliaia di recensioni che vanno dagli albori del videogioco ai giorni nostri, curato con amore e dedizione da Postino e dallo staff che, nel tempo, si è unito a lui.

In dieci anni di attività, Luca Abiusi è riuscito a recensire una quantità impressionante di videogiochi, con tutta la passione e l'expertise di un veterano: i suoi articoli sono delle analisi che vanno al di là dei criteri bello/brutto, divertente/noioso. Leggendo le sue recensioni si può notare la grande competenza tecnica, ma anche un occhio critico che tiene in considerazione fondamentali aspetti del fenomeno videoludico inteso come opera dell'umano ingegno: aspetti artistici, culturali, sociologici, semiotici, insomma dei piccoli trattati atti a diffondere la cultura videoludica come raramente oggi accade su altri lidi virtuali.

Ecco a voi, dunque, l'intervista al maestro.


* * *
H) Ormai Retrogamer.it è un punto di riferimento per tutti gli appassionati del videogioco vintage (e non solo), così come te Luca, autore principale del sito. Vuoi raccontarci come è nato il progetto e come nel tempo ha raggiunto il suo stato attuale? 

LA) In verità taluni blocchi di memoria sono andati. Posso però ricordare il giorno qualunque di una decina di anni fa, in ufficio, di me intento a rievocare i fasti di Agony anziché mettere a carico il blocco mensile di estintori Gielle – doveva chiamarsi così, quella azienda – che poi avrei dovuto falsificare. Retrogamer.it ha raggiunto la attuale forma col tempo, appunto, come diversivo alla realtà. Alla mia realtà. In realtà è una specie di time out cerebrale. 

H) Attorno a te, nella community del sito, ma anche in tutto quello che vi ruota attorno (mi riferisco soprattutto a realtà come Radiogame), si è creato un alone di leggenda! Parlaci di Luca Abiusi uomo... 

LA) Uomo è parola impegnativa. Entità vivente. Questo sì. Sull'alone di leggenda, se davvero vi è, sarei portato a pensare che vi sia una certa utenza in qualche modo impressionabile dai saliscendi di Turrican II o dai Free Range di Thunderforce V a cui non dispiace soffermarsi su webzine del tipo “diamo il Nobel per qualcosa a Chris Huelsbeck”.

H) Nella tua vita, ad un certo punto ti sei imbattuto nei videogames. Cosa ha fatto la differenza nel tuo diventare un videogiocatore appassionato ed uno dei più interessanti ed autorevoli recensori di retrogames (e non? Ricordiamo la grande passione di postinopazzoide per gli shoot 'em up, compresi quelli usciti nella gen attuale)? 

LA) Temo sia stato il videogioco a eleggermi. Con una monetina da 100 Lire, insozzata lì sull'asfalto a dire “infilami nel cabinato di Space Invaders nel bar qui di fronte”. Doveva essere l'Ottantadue a Gravina in Puglia, lì dove abitavo.

H) Se oggi tu dovessi "condannare" e "redimere" (per dirla alla Dante's Inferno), rispettivamente, due console del passato, per quali opteresti e perchè? 

LA) Se cominciassi a ragionare in questi termini mi tramuterei in “fanboy” (ma anche in “fatboy”, a pensarci) seduta stante. Mi piace pensare che l'indiviso scenario dell'intrattenimento elettronico sia abile a scrivere la storia, foss'anche attraverso un inutile involucro plasticoso.

H) Le tue recensioni spaziano veramente dagli albori del videogioco fino ai giorni nostri, qual è il tuo punto di vista sulle trasformazioni che i videogames hanno subito dall'epoca 8 bit ad oggi? 

LA) Potrei dirti che le trasformazioni del videogioco avvengano per cicli generazionali e territoriali, sulla modellazione e la idealizzazione dei cliché culturali o sottoculturali di un determinato status sociale. Ma è anche possibile che la evoluzione sopraggiunga nel caos, laddove vi siano le condizioni per fare sviluppare una idea destrutturante. Se Prince Of Persia è giusto una idea, Another World è la evoluzione di quella idea. Se Flashback è la affermazione delle meccaniche di Another World, ICO e Shadow Of The Colossus ne sono la sublimazione. Poi tutto cala, fino a che un'altra idea radicale non dia inizio a un successivo stadio evolutivo.

H) Hai anche scritto del mondo coin-op. Possiedi delle macchine da sala giochi? Se si, quali? 

LA) Possedevo una supergun e qualche pcb, ma mi occupavano troppo spazio e ho dovuto liberarmene.

H) Sappiamo che oggi sei coinvolto in un interessante progetto editoriale, raccontaci tutto! 

LA) Il progetto, edito da CaratteriMobili, riguarderà un saggio sugli shoot'em up – che sarebbe revisione e continuazione di uno speciale mai ultimato per la ex rivista Gamers – e una selezione di cinquanta recensioni inedite. Chiamiamola pure “ i 50 pezzi da provare prima della – imminente - fine del mondo”.

H) Nel tempo hai attirato attorno a te e al tuo sito una community, di cui faccio orgogliosamente parte da un pò di tempo (per l'esattezza mi sono iscritto quasi subito dopo aver creato My Games Corner): hai un messaggio da lanciare ai ragazzi? 

LA) No.

H) Cosa consiglieresti a chi oggi si avvicina per la prima volta al mondo dei videogames? 

LA) Di dedicarsi alla lettura.

H) Bene siamo all'ultima delle mie domande(mi auguro non siano state troppo banali). Come da tradizione, ti chiedo di mandare un messaggio ai lettori di My Games Corner! 

LA) Non importa dove andiate o cosa facciate. Vi stimo in ogni caso.

H) Grazie mille per aver contribuito ad arricchire il mio blog e per il tempo dedicato a questa intervista! Ti faccio un forte in bocca al lupo per i tuoi progetti e per lo sviluppo futuro di Retrogamer.it! Huelsbeck! E ci vediamo sul forum! 

LA) Grazie a te, direi.

2 commenti:

Gabriele Riva ha detto...

Bella intervista, letta con molto piacere.

Nonostante la sintesi, ci sono contenuti interessanti, e tutto ha un certo brio (sia nelle domande, che nelle risposte).

Mario Morandi ha detto...

Mitico! Sei il primo ad averlo intervistato! Fenomenale.