mercoledì 30 agosto 2023

Time Is Never Time At All

Foto di ROMAN ODINTSOV

Mi capita spesso di riguardare foto e video di mia figlia da piccola, oppure andare a ritroso su questo piccolo blog e rivivere attimi precisi della mia vita, che ho in qualche modo cristallizzato su queste pagine.

Non lo so, forse è vero che più vai avanti e più la tua testa inizia a voltarsi indietro, però cerco di vivere il presente il più possibile. Una delle decisioni più "difficili" che ho preso negli ultimi tempi è stata quella di ridurre al minimo la mia presenza online. Ho cancellato i miei profili Instagram e Facebook, e il prossimo a subire questo destino sarà probabilmente X/Twitter.

Quest'estate ho scattato pochissime foto durante le ferie, perché ho preferito vivere l'attimo, guardare la mia pulce d'acqua nuotare direttamente con i miei occhi piuttosto che dietro la lente distorta dello smartphone.

Sì, perché la percezione del tempo che passa è sempre più forte e cerco dunque di resistere alla tentazione di immortalare tutto, ogni secondo, per poi rendermi conto di non aver vissuto a fondo l'esperienza, troppo preso dalle riprese. Senza dimenticare tutte le ore sprecate nel maledetto doom scrolling, che ti porta via tempo prezioso praticamente per il nulla.

Insomma sto cercando di riequilibrare la mia vita digitale e quella analogica. Perché, alla fine della fiera, il tempo non è mai tempo, per niente. È molto di più: è la risorsa più grande e importante che hai e quando lo capisci, tutto il resto passa in secondo piano.

Tempo.

Ho tolto tanto tempo a cose che una volta occupavano uno spazio importante nella mia vita, da tempo non parlo quasi più di videogiochi. Non è che non li ami più, è semplicemente che adesso ho bisogno di occupare il mio tempo con altro.

Forse sono stati i lockdown, non saprei, tuttavia ho bisogno più che mai di condividere il mio tempo con le persone più importanti. La mia famiglia, i miei amici, i miei compagni d'avventura dell'Hellfire Club e dei Ludopatici Anonimi (ehehe, sì abbiamo chiamato così i nostri gruppi di board gaming).

Non so se le cose cambieranno ancora, ma ho smesso di avere paura, sia dello scorrere del tempo che del cambiamento.

Tutto è cambiamento. Sempre. 7 anni fa HellCiccio era decisamente una persona diversa dal Marco che sta buttando giù queste righe sconnesse.

Il backlog non mi fa più paura. Piuttosto è una fonte sconfinata di opportunità che coglierò se vorrò (e potrò) farlo, altrimenti lo farà mia figlia quando sarà più grande.

Non ho uno shelf of shame, che è tipicamente lo scaffale o il posto dove metti tutti i giochi da tavolo che compri ma che non hai nemmeno aperto. Ho pochissimi giochi che non ho potuto provare e per me fanno parte dello shelf of opportunity. Prima o poi avrò la fortuna di scoprire qualcosa di nuovo. Oppure no. E magari scambierò questo o quel gioco con qualcosa di più congeniale.

E va benissimo così.

Believe in me


martedì 29 agosto 2023

Cool Kids Never Have The Time

 

Brass Birmingham
Fine estate. Ormai settembre è alle porte. Oggi l'aria è fresca e ventosa, l'odore di pioggia e di eucalipti bagnati mi ricorda che ci siamo quasi.

Ma c'è ancora quella voglia di relax, di non far nulla di particolare che mi porta spesso a girare per casa un po' irrequieto, perché da una parte vorrei spaccare il mondo, intavolare il gioco più complesso che ho e batterlo, dall'altra vorrei parcheggiare le terga sul divano e non pensare a niente.

Poi un guizzo, e allora sì, dai, tiriamo fuori Brass Birmingham, e proviamo a sconfiggere uno dei suoi automi migliori, Mautoma. D'altronde, in questo periodo, quasi tutti gli amici sono fuori e, alla sera, preferiscono una passeggiata o un gelato allo stare chiusi in casa a fare qualche partita. E ci sta tutto.

Però la voglia di spostare token e pedine è troppo forte, per fortuna esistono le modalità in solo. Anzi, devo dire che, ultimamente, la maggior parte dei miei acquisti lato board games è stata influenzata, appunto, dalla presenza della modalità in solitaria, ufficiale o meno che sia.

E così, ho sfidato l'automa di Brass a difficoltà media. Dopo un breve ripasso delle regole e l'uso di un'ottima web app che mi ha evitato di stampare e imbustare le carte che stanno alla base di questa IA, ho iniziato a disporre le mie industrie nella Black Country.

Forse ho cannato qualche regola, d'altronde era da un po' che non giocavo a Brass Birmingham e non si tratta di un gioco esattamente per principianti. La sua meritatissima (secondo me) presenza al primo posto nella Top 100 di Board Game Geek si manifesta fin dai primissimi turni di gioco, e tutto è iper-soddisfacente: dal piazzamento delle tessere al proseguire sul tracciato delle rendite, passando per il flip dei token, cioè quando una delle nostre proprietà va in attivo e ci concede un boost degli introiti round dopo round e una prospettiva di vittoria grazie ai punti da conteggiare a fine partita.

Di recente, non ho avuto grande fortuna con gli automa, tutte le partite in solo che ho giocato sono finite con una mia sonora sconfitta, da Wingspan (quell'automa in particolare è diabolico) a Paladins of the West Kingdom. Poco male, però: tutto questo è utile per approfondire le meccaniche di gioco e, possibilmente, fare meglio nelle partite successive.

Tutto questo, però, non potrà sostituire il piacere di riunire gli amici a un tavolo, dunque occorre aspettare ancora un poco. Questa nuova stagione del nostro club vedrà l'introduzione di qualche nuovo titolo, probabilmente, sebbene ci sia la voglia di approfondire i giochi fatti durante la stagione precedente, in particolare Terraforming Mars.

L'Alleanza Ribelle è pronta a dar battaglia


Dunque non resta che attendere il ritorno dei cool kids, magari sfidando l'IA duplice di Dune Imperium oppure, finalmente, provando X-Wing contro l'app AI, che aiuta a gestire il gioco in modo snello ed elegante, e ora che finalmente ho trovato un tappetino 90x90 a tema, non vedo proprio l'ora di schierare sul campo l'Impero e la Ribellione!

Don't Stop Believing

domenica 13 agosto 2023

Cronache marziane



È passato quasi un anno dall'ultimo post.

E siamo quasi al giro di boa di questa estate 2023.

Videoludicamente parlando, questi quasi 12 mesi sono stati alquanto fiacchi, togliendo l'ottimo remake di System Shock e qualche sporadica partita a giochi del mio backlog.

La verità è che da un po' di tempo a questa parte, la passione per il videoludo si è spenta lentamente, come una candela che negli anni ha dato tutto di se, ma che ora vuole solo riposare.

Una parte di me, ogni tanto, vorrebbe ritornare ad accendere la PlayStation 2, o magari fare un giro sul Dreamcast, ma rimane solo un lieve sentore, sovrastato dal rumore di fondo della quotidianità.

E va bene così.

D'altro canto, la passione per un altro tipo di ludo, ovvero i giochi da tavolo, arde forte e mi ha permesso di riconnettermi con tante persone che nel corso degli anni avevano preso strade molto diverse.

Ritrovare vecchi amici, scoprirne di nuovi, ma anche trascorrere del tempo di qualità con la famiglia, tutto questo è la perla che trovi dentro l'ostrica, quando meno te lo aspetti.

E allora, l'anno che ci separa quasi del tutto dal post precedente è stato molto ricco: non solo la collezione è cresciuta, grazie a regali, offerte, buoni Amazon e occasioni su mercatini e altri marketplace dell'usato, ma anche le partite fatte.

Ho trascorso un mese al mare con la mia famiglia e quella di mio cognato: le prime due settimane in smart working, le altre due in vacanza. Mio nipote si è appassionato moltissimo al gioco da tavolo e le partite a Carcassone, Castles of Burgundy e Carpe Diem sono state numerose e avvincenti.

Goonies Never Say Die


Il ritorno a casa è stato più dolce grazie a una copia di Paladins of the West Kingdom ad attendermi, con Collector's Box, monete in metallo e le due espansioni City of Crowns e Tome Saga.

La prima partita contro l'automa è stata un vero disastro per me, dato che ho perso con uno scarto di oltre 40 punti, ma è stata ottima per iniziare a familiarizzare con il motore di gioco e stabilire le aperture migliori per non perdere le prossime sfide.

Agosto è sempre un mese di attesa: aspettare gli amici che tornino dalle vacanze per organizzare nuove serate, aspettare settembre, il compleanno e quel trio di Scythe ed espansioni (Invaders from Afar e The Wind Gambit) che saranno il tuo regalo tanto agognato.

Per il momento ci godiamo l'attimo, con una bella partita in famiglia al primo scenario di Goonies Never Say Die, e l'attesa di organizzare una serata per sfidarci a Brass Birmingham.

Paladins of the West Kingdom


Da Marte è tutto, ah no: l'attesa è anche per la prossima sfida a Terraforming Mars, gioco che ho spolpato in solitario e online, e che ha visto una sola sessione al tavolo. Un gioco che ha rapito tutti, e che non vedo l'ora di riproporre nel gruppo.

Sul videoludo, al solito c'è la voglia di riprendere qualcosa online con gli amici, ma la vita non sembra essere troppo d'accordo, vedremo...

See you Space Cowboy