lunedì 25 ottobre 2021

My New Games Corner

Zombicide Invader è diventato il mio gioco da tavolo preferito


Tanti anni, la mia famiglia decise di fare una lunga vacanza in Abruzzo. Io e mio fratello eravamo ancora  relativamente piccoli, ma conservo ancora dei meraviglioso ricordi di quel mese trascorso a L'Aquila, molto prima del devastante terremoto che la cambiò per sempre.

Tra le belle cose, trovarono spazio anche momenti più puramente nerd, come il nostro primo approccio a un cabinato di Tekken in uno dei bar in centro, oppure il negozio di fumetti che vendeva il gioco di carte collezionabili di Ken il Guerriero.

E sempre a proposito di carte collezionabili, quegli anni lì, doveva essere il 1995, erano dominati per la mania dilagante di Mutant Chronicles e Doomtrooper, che purtroppo non riuscirono però a farsi strada nei cuori degli appassionati come Magic The Gathering.

Io e mio fratello comprammo un set base e qualche busta di espansione di Doomtrooper, io invece compravo i fascicoli della Hobby & Work, che però non arrivai completare. In ogni caso, negli spostamenti sulla mitica Fiat Croma di nostro padre, ci trovavamo spesso a giocare sui sedili posteriori con quelle carte, di cui non conoscevamo le regole e pertanto ci inventavamo noi come fare.

Ricordo la pioggia, fu un'estate molto piovosa, e forse è per questo che associo la pioggia a tante cose, come avrete modo di leggere su queste pagine nel tempo.

Passano gli anni, continuai a comprare ancora qualche mazzo di Doomtrooper, ma anche di Kult, di cui possiedo quasi tutte le carte della prima edizione (forse l'unica, tolta l'espansione che non arrivai a prendere) e qualche box di Magic (feci anche tutta la collana Pegaso della Hachette che conservo ancora, come tutte le altre carte che ho citato).

Poi la vita, come al solito, mi portò altrove e dimenticai quanto mi piacessero i giochi di carte e i giochi da tavolo in generale.

Tutto questo, almeno, fino a quest'anno.

Infatti, Laura ha comprato a Penelope un piccolo gioco da tavolo della serie Kids Love Monsters della Lisciani, una variazione del Gioco dell'oca, pensato per aiutare i piccoli ad affrontare i propri spauracchi.

Vedo in Penny accendersi una grande passione per i dadi, i giochi da tavolo, le pedine, ma anche per il fare di conto, sommare i punti, insomma mi rendo conto che a Penelope piace la matematica, un po' meno perdere (ma questa è un'altra storia).

Così, riconoscendo il potenziale educativo dei giochi da tavolo, decido di coinvolgerla in giochi un po' meno da bambini. A Natale aveva già ricevuto Forza 4, L'Allegro Chirurgo e altri giochi del genere, ma volevo vedere come se la cavasse con mondi di fantasia un po' più complessi.

E così, nel giro di poco tempo, ho ricominciato ad appassionarmi a questo mondo, vedere diversi video su YouTube, e uno dei miei preferiti è diventato subito TableTop, un vecchio programma del canale Geek & Sundry, presentato da Wil Wheaton, che è diventato velocemente una delle mie persone preferite del web!

Un po' alla volta, abbiamo iniziato a collezionare vari giochi, come Talisman, Munchkin, King of Tokyo e altri. Penelope, con il nostro aiuto, si è orientata subito e, anche se non sa ancora leggere (ha appena iniziato la prima elementare... eh sì.... sob) ha capito come muoversi in questo mondo e, molto spesso, passiamo i pomeriggi pigri e liberi giocando a Munchkin, Exploding Kittens e, addirittura, a Zombicide Invader! Su questo ci torno dopo.



Nonostante il suo carattere competitivo e la difficoltà nella gestione della sconfitta, Penny adora giocare e molto spesso ci stupisce, soprattutto in giochi in cui bisogna esprimere la propria fantasia e creatività come Dixit e C'era Una Volta.

Insomma, sì, nel giro di qualche mese, abbiamo riempito il soggiorno di scatole colorate, con buona pace di Laura, ehehe.

E così, da vari mesi, la passione, soprattutto la mia, è cresciuta: ho cominciato a seguire attivamente diversi canali YouTube italiani, come Al4oPiù (che è il preferito di Penny, ma devo dire anche il mio), Miss Meeple e Sgananzium.

Un pezzettino della nostra collezione

Ho comprato dei giochi rivolti più a un pubblico adulto, come Dead of Winter e Eldritch Horror, ma soprattutto ho riscoperto il piacere di riunirmi con gli amici per delle serate di gioco.

Personalmente ho capito di essere un grande amante degli american, come appunto Zombicide Invader che non è solo uno dei miei giochi da tavolo preferiti (amore a prima partita!) ma mi ricorda tanto le atmosfere di Star Quest, gioco che da ragazzino non ho mai potuto avere. E adesso attendo con ansia di poter mettere le mani su un titolo fantastico che si chiama Nemesis e che ricorda tantissimo la saga di Alien per le atmosfere e il design degli alieni.

I videogiochi sono passati un po' in secondo piano, sia perché in estate, con il caldo, non mi andava tanto di giocare al PC, soprattutto perché il poco tempo libero l'ho indirizzato a trascorrerlo in famiglia giocando insieme a vari titoli, come anche Unstable Unicorns, Bears Vs. Babies e Sushi Go!

Penny e Talisman
E questi mesi lontano dai computer (tranne per la parte prettamente lavorativa) e dai social, mi hanno visto riavvicinarmi al piacere di leggere e di giocare in modo più tangibile, con carte, segnalini e pedine, ma anche e soprattutto impegnando la mente in ragionamenti strategici, insomma un win-win sotto vari punti di vista: allenare il cervello, passare del tempo in famiglia e distogliere mia figlia dalla maledetta televisione, che sopporto sempre di meno.

Non so dove ci porterà questa passione, ma è un qualcosa in comune, un territorio in cui possiamo davvero ritrovarci insieme e condividere momenti spensierati. Penelope, a soli 5 anni e mezzo, inizia a sviluppare un certo gusto per alcune tipologie di meccaniche, mi chiede spesso di guardare insieme i gameplay di Nidio e company su Al4oPiù e ha strappato a me e a sua madre la promessa di portarla al Modena Play l'anno prossimo, sia per conoscere i suoi beniamini che per vivere ancora di più una passione che è nata da poco ma che già divampa forte in lei.

E io non potrei essere più contento. Quanto avrei voluto condividere una passione così accesa con mio padre. Spero solo di essere sempre all'altezza.

Ma quanto sono belle le miniature di Zombicide?



Eh, ma quanto???

Sometimes you have to reroute to remain



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