
Arrivano i temporali, con il loro caratteristico odore di ozono e quei bassi brontolii che vengono da lontano, seguiti dai bagliori che illuminano a giorno il cielo serale.
Arriva la pioggia, con il suo odore di terra bagnata e l'aria fresca che la sera ti fa mettere su una copertina più pesante.
L'estate va via, per la ventottesima volta ormai, lasciando il posto a quella dolce malinconia dei primi giorni di autunno.
Mai come oggi penso a quanto sia cambiata l'estate, come concetto, nella mia vita.
Se una volta essa rappresentava il metter via i libri per tre mesi per poter fare tutto quello che quando c'è scuola non si può fare, tipo giocare a pallone subito dopo pranzo, starsene alzati fino a tardi per guardare Notte Horror o farsi una mega partita a One Must Fall 2049 per tutto il pomeriggio, che tanto non ci sono i compiti da fare, adesso l'estate è solo un trimestre di caldo e punture di zanzara, di poco tempo per andare al mare (quest'anno, a dire il vero, manco in cartolina l'ho potuto vedere) e di molto tempo da dedicare ai propri progetti lavorativi personali, una volta andati in ferie dal (poco) lavoro dipendente che si ha la fortuna di avere.
Il tempo per giocare, manco a dirlo, è ridotto ai minimi termini. Ancor meno quello da dedicare ai miei amati retrogames.

Non avrei mai detto che, un giorno, sarei stato portato a giocarmi fino in fondo un sandbox game, tipo di gioco che, di solito, mi viene a noia quasi subito.
Sarà per il geniale sistema degli achievements che, di fatto, mi "costringono" a fare cose che mai avrei avuto la pazienza di fare, se non ci fosse stato l'incentivo di sbloccare l'obiettivo e guadagnare gli agognati Gamer Points, sarà per la poca concentrazione richiesta nel seguire una trama pressochè nulla (anche se in alcuni momenti la storia si fa interessante, seppur poco approfondita), sarà per la mia predisposizione attuale ad andare in giro a cazzeggiare (quantomeno nel contesto videoludico), ma devo ammettere che Saints Row mi sta divertendo parecchio.
Le missioni sono varie ed interessanti (originalissima quella dove bisogna correre in giro a bordo di un'auto, mentre il nostro alleato cerca di convincere un tizio a parlare, tenendolo delicatamente a testa in giù per le caviglie, appeso fuori dal veicolo), le modalità divertono, con il solo limite di essere eccessivamente prolisse: otto livelli sono troppi, specie quando la difficoltà raggiunge picchi elevati e, poi, la modalità corsa è un pò troppo seccante, dato che ci si ritrova spessissimo a dover ricominciare la gara, visto quanto diabolicamente la pista è irta di ostacoli.
Un bel giochetto, insomma, da fare soprattutto nei periodi, come questo, in cui non si può dedicare troppo tempo a titoli maggiormente impegnativi.
In ogni caso ho ordinato il secondo capitolo che, pare porti diverse migliorie. In attesa del suo arrivo dalla cara, vecchia Inghilterra, approfitto per tentare di completare il primo al 100%, impresa difficile ma che ho deciso di portare a successo.
Tutto ciò a riprova della diabolica genialità degli obiettivi!
E mi riservo di giocarmi anche GTA IV (su 360, naturalmente) che, finalmente pare aver riposto nello sgabuzzino il barattolo di Nutella e che, per una volta, pare aver detto no ai bimbiminchia (sarà per questo che è stato attaccato da una buona fetta dei fan della serie?). A Ottobre esce in edizione Classic, a quanto pare con una nuova confezione più fedele all'edizione "normale" e più rispettosa del suo layout. Io l'ho già pre-ordinato ad un prezzo speciale, ovvero poco meno di 20 euro.
Speriamo li valga!!!